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«Ancora troppi giovani non hanno compreso la gravità della situazione»

La vicesindaco Pizzelli sull'auto della polizia Locale per ricordare alla cittadinanza le regole da seguire per evitare il contagio del coronavirus e le sanzioni nelle quali si incorre. Controlli anche ad Alseno e nella Bassa

Giro di vite anche a Fiorenzuola da parte della polizia Locale nei confronti di chi non rispetta le disposizioni indicate nel decreto ministeriale dell’11 marzo, per contenere il contagio del coronavirus. «Con l’agente Maurizio Gioacchini abbiamo girato per le vie di Fiorenzuola con l’auto della polizia Locale per ricordare con l’altoparlante alla popolazione tutte le regole sanitarie da seguire; e per avvertire delle conseguenze in cui incorre la gente che, nonostante il divieto, si ritrova all’aria aperta, giovani in particolare» - spiega la vicesindaco Paola Pizzelli. E a proposito di giovani proprio durante il turno di servizio di sabato 14 marzo, l’agente ha identificato un ragazzo che insieme ad alcuni coetanei si trovava nei pressi dell’Istituto Mattei. «Probabilmente sono passati dal retro e si sono ritrovati nel campo a giocare a calcio, non si aspettavano di vederci arrivare tanto che c’è stato un “fuggi fuggi” generale. Purtroppo ad agevolare questi incontri non consentiti tra gruppetti di giovanissimi ci sono i portici e i tavolini dei bar che invogliano a riunirsi per socializzare» - racconta ancora la vicesindaco con delega alla Sanità. Già nei giorni scorsi «la polizia Locale e i carabinieri, impegnati nei controlli, hanno dovuto disperdere più volte gruppetti di giovani, tutti di età inferiore ai 22 anni – fa sapere il sindaco Romeo Gandolfi -, che creavano assembramenti». Cosa succede a chi non rispetta queste limitazioni? La violazione delle prescrizioni è punita con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 206 euro, secondo quanto previsto dall'articolo 650 del codice penale sull'inosservanza di un provvedimento di un'autorità. Ma pene più severe possono essere comminate a chi adotterà comportamenti che configurino più gravi ipotesi di reato. «Nei prossimi giorni gli agenti esamineranno le autocertificazioni delle persone identificate in questi primi giorni di controlli per poi procedere, se necessario alla notifica del reato. Probabilmente questo è l’unico mezzo per convincere le persone a stare in casa: in troppi non capiscono la gravità di questa situazione».

Coronavirus, attenzione alle regole: quando è possibile uscire di casa

Pattuglie impegnate anche lungo la via Emilia ad Alseno con gli agenti di polizia Locale Valter Fava e Marco Villaggi; nella Bassa controlli garantiti dagli agenti della polizia Locale dell'Unione dei Comuni e dai carabinieri delle Stazioni del territorio. «Mi dispiace prendere atto - scrive il sindaco Davide Zucchi - che qualcuno non ha ancora capito che ci si può spostare solo per andare al lavoro, per ragioni di salute o situazioni di necessità. Di fronte a taluni comportamenti segnalati poi dai cittadini, provo sconforto, soprattutto se penso all'elevato numero di morti registrati nelle ultime 24 ore sul territorio provinciale. Si tratta di decessi silenziosi, più avanti prenderemo coscienza del significato di queste enormi perdite. L'unico modo per fermare il virus è cambiare le nostre abitudini. So che è impegnativo, soprattutto per i più giovani, ma è lo strumento più efficace per ridurre la diffusione del contagio. Ricordo che l'attività motoria e sportiva all’aperto è consentita ma non in gruppo e a distanza di sicurezza di almeno un metro. Vanno evitati gli assembramenti, soprattutto nelle aeree verdi pubbliche. Più saremo rigorosi e prima riusciremo a superare questo momento».

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