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Venerdì, 26 Aprile 2024
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«Bohemian Rhapsody? Un lavoro complesso durato cinque mesi, non mi aspettavo questa nomination»

Il sound designer John Casali, originario di Morfasso e nato a Londra, in una chiacchierata con il suo "concittadino" Gian Francesco Tiramani parla della candidatura al premio Oscar nella categoria miglior suono con il film che celebra i Queen

«Non mi aspettavo questa nomination, è stata una sorpresa molto grande». Lo dice John Casali il sound designer di origini morfassine candidato al premio Oscar 2019 nella categoria miglior suono per il film ‘Bohemian Rhapsody’, il film dedicato alla carriera dei Queen e del loro cantante Freddie Mercury. Dopo che il nome del “figlio di Morfasso” – John è nato a Londra dove suo padre, originario di Pedina, era emigrato negli anni ’50 – è trapelato sul web e sui giornali, nel comune dell’alta Valdarda la notizia è arrivata in un batter d’occhio. In tanti in questi giorni hanno contattato il loro “concittadino” per complimentarsi, tra i quali anche Gian Francesco Tiramani che con Casali ha fatto una breve chiacchierata.

John in che cosa è consistito il suo lavoro nella produzione di ‘Bohemian Rhapsody’?

«Ho coordinato un team di sei persone. Il nostro compito è stato quello di mixare, registrare i suoni in ambienti aperti. Sono stati cinque mesi di duro lavoro che hanno richiesto molta più attenzione di qualsiasi altro film perché il genere lo richiedeva. Poi avevamo intuito, già prima dell’uscita nelle sale cinematografiche che la pellicola avrebbe “fatto parlare di se” per diverso tempo. E il pubblico e gli incassi ne hanno dato conferma».

Se la sera del 24 febbraio la statuetta dell’Oscar dovesse finire tra le sue mani a chi dedicherebbe questo grande riconoscimento?

«Sicuramente alla mia famiglia, in particolare a mio padre che è venuto a mancare da poco: mi spiace non poter condividere con lui questi momenti di gratificazione e di felicità».

Sta già lavorando a qualche altro progetto?

«Dopo ‘Bohemian Rhapsody’ ho iniziato a dedicarmi al nuovo episodio di ‘Fast&Furious’: dovrebbe uscire nelle sale all’inizio dell’estate e anche in questo caso mi sono occupato della produzione del suono».

Verrà a trovarci qualche volta a Morfasso?

«L’ultima volta che sono tornato a Morfasso è stato lo scorso giugno. Ho la casa a Pedina dove i miei parenti sono cresciuti. Mi piacerebbe venire più spesso e spero di poterlo fare tra circa un mese ma è da un anno che sto aspettando il passaporto Italiano».

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