Cagnolino picchiato e poi ucciso con un colpo di carabina, indagini in corso

È morto poche ore dopo essere stato colpito da un piombino, il cane di una famiglia di Roveleto. A Lucky, questo il nome del meticcio di 7 chili, avrebbero sparato alla schiena con una carabina ad aria compressa. I fatti sono avvenuti nella giornata del 6 gennaio in strada Riglio a Saliceto di Cadeo. «Non vedevamo in giro il cane già dalla mattina  - racconta il proprietario, un 34enne -  lo abbiamo cercato e alla fine lo abbiamo ritrovato intorno alle 22.30 agonizzante in un lago di sangue vicino a casa. Forse si è trascinato per un lungo tratto di strada per cercare di ritornare dalla sua famiglia. Subito ci siamo attivati per portare Lucky al pronto soccorso veterinario, alla clinica di via Beati di Piacenza».

Qui i proprietari hanno scoperto, dopo una lastra, che il cane era stato trafitto da un proiettile: «Sembra che qualcuno gli abbia sparato stando in piedi, a una distanza di due centimetri, e il proiettile sarebbe entrato dalla colonna vertebrale, trapassando gli organi interni». Lucky è stato preso in cura dal veterinario e sembrava reagisse alle cure: «L’abbiamo visto scodinzolare, speravamo potesse riprendersi, ma nelle ore successive, nella mattinata di domenica è morto».

Una seconda lastra effettuata sull'animale, poi preso in carico dalle Guardie Ecozoofile, ha mostrato altri segni della crudeltà di qualche persona, al momento sconosciuta: Lucky prima o dopo essere stato raggiunto dal colpo di carabina, è stato picchiato brutalmente, fino a rompergli le anche. Per salvarlo è stato fatto il possibile: si era ipotizzato di sottoprlo ad un intervento, ma viste le gravi fratture Lucky non ce l'ha fatta. «Faceva parte della famiglia, era tranquillissimo. Come è possibile fare una cosa del genere ad un animale indifeso» raccontano sconcertati i proprietari del cagnolino che hanno esposto denuncia contro ignoti ai carabinieri della stazione di Fiorenzuola, guidati dal luogotenente Antonino Lauria. Ora i militari indagano sul fatto che ha creato profondo sdegno in paese e sui social network.