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Fiorenzuola, blocco B ospedale, Pollastri (fi-pdl): meglio demolire e ricostruire o proposta alternativa?

Il Blocco B dell’ospedale di Fiorenzuola presenta “criticità diffuse”, in particolare rispetto alle “prove antisismiche riferite ai carichi verticali statici” .
Lo segnala il consigliere Andrea Pollastri (Fi-Pdl) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui evidenzia che i tecnici avrebbero considerato opportuno procedere alla demolizione e ricostruzione della struttura, anziché alla sua ristrutturazione

Il Blocco B dell’ospedale di Fiorenzuola presenta “criticità diffuse”, in particolare rispetto alle “prove antisismiche riferite ai carichi verticali statici” .
Lo segnala il consigliere Andrea Pollastri (Fi-Pdl) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui evidenzia che i tecnici avrebbero considerato opportuno procedere alla demolizione e ricostruzione della struttura, anziché alla sua ristrutturazione.


I tempi previsti - sottolinea il consigliere - sarebbero abbastanza rapidi: prima la costituzione del gruppo di lavoro, poi l’approvazione del progetto, l’assegnazione degli appalti e la demolizione della costruzione, i vari interventi - aggiunge - dovrebbero avere una durata complessiva di 26-28 mesi, per una spesa pari a circa 10 milioni di euro, messi a disposizione dalla Regione.
Pollastri riferisce che sarebbero state avanzate anche proposte alternative, sostenute dai tecnici del Comitato nato a difesa del presidio sanitario valdardese, ma su questi progetti sarebbe “mancata la volontà al confronto da parte dell’Asl”.
Una di queste proposte - spiega - consisterebbe nella demolizione dell’ingresso del Blocco B, la parte dove si trovano i cinque pilastri più deboli, e del tetto, troppo leggero e non in grado di tenere unita la struttura in caso di sisma. Sarebbe poi prevista la collocazione di portali in calcestruzzo o acciaio perpendicolari al corpo principale, collegati tra loro da cavi in acciaio e sovrastati da una copertura rigida. Le nuove applicazioni, - scrive Pollastri - che potrebbero essere abbellite da una pelle in vetro opaco, utile, tra l’altro, al miglioramento energetico, avrebbero, in caso di sisma, un comportamento scatolare in grado di limitare al massimo gli spostamenti. Questo intervento - evidenzia il consigliere - avrebbe un costo variabile tra uno e 3 milioni di euro, quindi “molto inferiore al previsto”, e un tempo di realizzazione di un anno e mezzo, senza comportare la chiusura dell’ospedale, né il trasferimento delle attività.
Pollastri chiede quindi alla Giunta se, prima di decidere la demolizione del Blocco B, siano state considerate altre possibilità, per quali ragioni non si sia accettato un confronto con il Comitato, se i tempi per la demolizione e ricostruzione della struttura, stimati in 26/28 mesi, siano credibili o siano insufficienti, come sembra più probabile, e se le risorse regionali siano già disponibili o se lo saranno in corso d’opera, con il rischio di prolungare i tempi o di mutare il progetto, in caso l’ammontare stanziato si dimostri insufficiente.

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