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Il comitato di Fiorenzuola: «C’è rammarico, ma è una nuova partenza»

I membri e i legali del Comitato "No alla chiusura dell'ospedale" presentarono un esposto nel marzo 2014. Bolzoni: «Le perizie non erano corrette in diversi punti. Nessuno ci può accusare di aver determinato lungaggini burocratiche: chi lo dice è in malafede»

Il comitato “No alla chiusura dell’ospedale” ha riunito alcuni suoi membri per prendere una posizione sul provvedimento disposto dall’autorità giudiziaria nella mattina del 19 febbraio. Insieme ai due legali del comitato, l’avvocato Alessandro Candido e il dottor Fabio Callegari del Foro di Piacenza, si è discusso del procedimento in corso. «Il rammarico è forte – ha detto il presidente Elisabetta Bolzoni - ma si tratta di una nuova partenza. Con l’esposto in Procura non si è voluto cercare un caprio espiatorio né un colpevole ad ogni costo ma semplicemente si chiedeva che venisse fatta chiarezza su una vicenda piena di ombre che ha esposto il servizio sanitario locale a gravi disagi e problemi sulla base di una perizia che, stando alla relazione elaborata dai tecnici del comitato stesso, non risulta condivisibile né corretta in diversi e rilevanti punti».

«Se fossero state adeguatamente considerate le obiezioni tecniche – ha precisato Callegari - tempestivamente sollevate dal gruppo di ingegneri e tecnici facenti parte del comitato fiorenzuolano si sarebbero evitati gli enormi disagi che il servizio sanitario ha subito non solo a Fiorenzuola ma in tutta la provincia di Piacenza. Chi accusa il comitato di aver determinato inutili lungaggini burocratiche mostra di essere in malafede o di ignorare che in un Paese civile anche la giustizia è un valore da perseguire, al pari dell’efficienza del servizio pubblico».

Candido ha voluto evidenziare che «è stata depositata da parte del Presidente del comitato una formale querela contro ignoti mediante la quale si è chiesto al Procuratore di verificare se determinati fatti e documenti forniti dal comitato fossero dotati di qualche rilevanza penale. Nella denuncia, depositata il 20 marzo 2014, emerge chiaramente come la perizia elaborata dalla società incaricata presentasse rilevanti errori e, più in generale, tutta la procedura risulta caratterizzata da evidenti contraddizioni e criticità normative». In queste ore numerose sono le prese di posizione della politica locale sulla vicenda di Fiorenzuola. «Il Comitato è nato e tutt’ora animato – chiosa la presidente - da un autentico spirito civico e non è espressione di alcuna forza politica».

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