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Irregolare sfugge ai controlli, torna in libertà

Fiorenzuola, processato per direttissima. Il 29enne è incensurato e vende fiori: «Avevo paura di essere fermato perché clandestino» ha detto al giudice

E’ tornato in libertà il marocchino arrestato a Fiorenzuola e accusato di resistenza e lesioni nei confronti dei carabinieri. Il 29enne, in Italia in modo irregolare, è stato processato per direttissima il 5 giugno. Assistito dall’avvocato Sara Stragliati, l’uomo, che non ha precedenti penali, ha risposto al giudice Gianandrea Bussi dicendo che lui vive vendendo fiori e che era scappato dalla Polizia locale, prima, e dai carabinieri poi perché temeva dei guai per essere clandestino. La polizia locale da giorni cercava di identificarlo, ma lui era riuscito a sfuggire. Il 4 giugno, una pattuglia della Polizia locale aveva cercato di fermarlo. Inutile, Lui era scappato. Ma gli agenti hanno chiamato i carabinieri che lo hanno rintracciato poco dopo. Ne era nata una colluttazione e il marocchino, dopo aver colpito i carabinieri dimenandosi, era stato arrestato. Il pm Monica Bubba ha chiesto il divieto di dimora a Fiorenzuola - dove lui vive con un connazionale, regolare - mentre l’avvocato ha chiesto la remissione in libertà opponendosi anche alla convalida dell’arresto ritenendolo facoltativo. Il giudice, invece, ha convalidato l’arresto, ma non ha disposto alcuna misura accogliendo la richiesta della difesa. L’uomo, così, è potuto tornare a Fiorenzuola. Il processo è stato rinviato.

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