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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Ospedale: «Non dare nulla per scontato, il disegno dei contenuti sarebbe già dovuto partire»

L'ex sindaco Giovanni Compiani interviene sulla situazione attuale del blocco B: «Il Comune, il Distretto di levante, la Conferenza territoriale sociosanitaria, discutano al più presto con l'Ausl del progetto funzionale del nuovo ospedale

Cinque domande. Se le pone l’ex sindaco di Fiorenzuola Giovanni Compiani in merito al nuovo blocco B dell’ospedale: «Quali e quanti saranno i servizi? Quanti e quali primari? Quanto e quale personale? Quali risorse? Quali nuove attrezzature?». Secondo l’ex primo cittadino «il disegno dei contenuti del nuovo ospedale di Fiorenzuola dovrebbe partire oggi, anzi sarebbe già dovuto partire».

«L’ospedale poteva diventare il “nostro ponte Morandi”»

Prima di ragionare sulla situazione attuale dell’ospedale, in un una nota Compiani riepiloga quello che è stato il tribolato percorso che ha caratterizzato gli ultimi anni del suo mandato. «Oltre quaranta riunioni ufficiali, cinquanta lettere e centocinquanta documenti prodotti fino a gennaio 2014, hanno rappresentato l’iter che ha portato all’inizio dei lavori per il blocco B dell’ospedale. I lavori stanno proseguendo e sono in costruzioni i piani fuori terra. Ne siamo tutti felici, consapevoli anche del fatto che l’ospedale poteva diventare il “nostro ponte Morandi”, vista la relazione sulla sua non idoneità statica fatta dal Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Parma». «In questa relazione si affermava, tra l’altro, “la precarietà strutturale ulteriormente peggiorata dalla sopraelevazione”; che alcuni pilastri della struttura non rispettavano gli standard di sicurezza degli anni in cui era stato costruito (anni ’60); e che “la struttura non presentava i requisiti di idoneità statica per la destinazione d’uso di ospedale”».

«Mai dare nulla per scontato»

«Oggi – prosegue la nota dell’ex sindaco – sta crescendo un fabbricato solido e sicuro che diventerà il punto di riferimento per la riabilitazione a trecentosessanta gradi dell’Emilia Nord. Gli impegni della Regione sono stati assunti pubblicamente e non abbiamo motivo di credere il contrario. Non bisogna dare mai nulla per scontato – aggiunge -, credo che già da oggi dobbiamo avere ben chiaro quello che sarà il percorso».

Contenuti dell’ospedale, «si sta muovendo qualcosa?»

Altri dubbi sorgono però in mente a Compiani quando pensa ai contenuti della struttura: «Si sta muovendo qualcosa? Sarebbe un insuccesso notevole se tutto si riducesse al puro e semplice trasferimento di Villanova. Il Comune di Fiorenzuola, il Distretto di levante, la Conferenza territoriale sociosanitaria, hanno la possibilità di insistere perché l’Azienda Usl presenti e discuta al più presto il progetto funzionale del nuovo ospedale di Fiorenzuola. Non convincono neppure i tempi di realizzazione delle due sale operatorie del blocco A (quello tutt’ora in funzione ndr). I lavori delle due sale ed i lavori del nuovo blocco B dovrebbero concludersi contemporaneamente. Quello che si sa oggi è che la loro realizzazione avverrà solo al termine dei lavori del blocco B. La differenza è sostanziale. Solo così si potrà aprire la struttura completamente efficiente». E anche su questo insiste l’ex sindaco chiedendosi «se esiste un progetto» e se «qualcuno lo ha visto». «Credo che attorno all’ospedale di Fiorenzuola con il blocco A inaugurato nel 2009, con il blocco B e la sua tribolata storia in via di completamento – scrive nella nota -, si sia fatto solo metà del lavoro. Mi sembra che tutto il resto sia ancora da progettare, discutere e condividere».

Casa della salute

Non solo, secondo Compiani «non è stato fatto ancora un quadro attorno alla Casa della salute. «Dopo due anni di silenzio è positiva la notizia, peraltro già nota da mesi, che verrà finanziata dall’Ausl, ristrutturando l’ex Municipio. Esiste un progetto? C’è un cronoprogramma dei tempi e dei lavori? Ma soprattutto si è discusso di quale modello di Casa della salute è necessario e utile per Fiorenzuola? I medici di famiglia ci saranno oppure no? Credo che dal modello, dai bisogni sociali dall’organizzazione, magari, dipendano anche i lavori e la creazione degli spazi idonei».

Auspica, infine l’ex sindaco: «Confido, al contrario di ciò che è successo in passato, che le forze politiche fiorenzuolane facciano quadrato attorno al nostro ospedale e alle sue prospettive di sviluppo e specializzazione; ed alla Casa della salute, come è successo per la biglietteria della stazione ferroviaria».

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