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Fiorenzuola: parcheggi "gialli" spesso occupati da chi non ne ha diritto

Siamo andati a vedere e durante "le nostre verifiche", abbiamo incontrato l'Ispettore Andrea Alberti della Polizia Municipale, il quale ci ha fornito qualche spiegazione in materia

A Fiorenzuola i posti auto ci sono. A pagamento o no, non possiamo dire che mancano. Eppure c'è chi “anche se ha le gambe buone”, utilizza gli spazi gialli, riservati alle persone diversamente abili. Lo hanno fatto notare alcuni cittadini, sul gruppo del social network Facebook, “Sei di Fiorenzuola se...”.

“Avendo un figlio diversamente abile, mi viene spontaneo tutte le volte osservare chi parcheggia posti riservati ai diversamente abili e se ne ha davvero diritto” ha scritto in un post un utente del gruppo. “Pultroppo  - prosegue - c'è tanto da fare per correggere questo malcostume. Solo oggi in mezz'ora, facendo un giro a Fiorenzuola, su 15 parcheggi 11 non avevano diritto”. In poche parole, erano senza il permesso che rilascia il Comune.

Noi siamo andati a vedere e durante “le nostre verifiche”, abbiamo incontrato l'Ispettore Andrea Alberti della Polizia Municipale. Lo abbiamo interpellato sull'argomento e ha precisato che “la tipologia di violazione è sicuramente una delle più odiose e vigliacche che un utente possa compiere”.

Poi ha spiegato: “Ogni volta che si è incaricati di svolgere compiti stradali, il controllo dei permessi è capillare. Questo è uno dei servizi più frequentemente programmati nei turni di servizio settimanali. Ma tra i nostri compiti rientrano anche i controlli stiamo in materia di commercio, di edilizia, di residenze, sociale, di infortunistica e altro che ci impegna e non vuol dire che non stiamo facendo il nostro dovere: il codice è solo una delle decine di materie in cui operiamo”.

Non è però solo la Polizia Municipale incaricata ad accertare questo tipo di violazione del Codice della Strada: “Tutte le forze di polizia sul territorio hanno il dovere di far rispettare le norme stradali”.

Quindi, se tutte le forze dell' ordine sono incaricate ha reprimere questi comportamenti, perché spesso il conducente non è soggetto ad alcuna sanzione? Lo chiediamo sempre all'Ispettore che risponde: “Dal 2003, da quando esiste il sistema della patente a punti (due punti in meno) non viene lasciato nessun avviso al veicolo in contravvenzione perché necessità l'immediata notifica al proprietario, per richiesta di chi era alla guida e fargli la decurtazione, salvo si presenti il conducente durante l'accertamento così il verbale scatta subito”.

Tutto ciò comporterebbe anche notevole lavoro per l'agente in quanto per ogni veicolo che trova in divieto deve compilare un verbale in ufficio “quindi ci si organizza in modo che ogni tre o quattro infrazioni -spiega - si rientra al comando, ci si mette al computer e si compila il verbale da spedire”. “Ovvio che questo lavoro non lo può fare un terzo o un amministrativo in quanto si tratta di atti accettatori di polizia amministrativa”.

Detto questo, abbiamo capito che i controlli ci sono, ma come hanno scritto sul social network i cittadini, “bisogna attenersi al buon senso civico degli utenti della strada”. Così chiude Alberti: "Purtroppo l'inciviltà supera le nostre possibilità”.

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