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Per comprarsi l'eroina tentano di rapinare un automobilista, fratelli in manette

In manette due fratelli tossicodipendenti che hanno cercato di rapinare con un coltello un automobilista dopo aver simulato un incidente stradale. I carabinieri di Castellarquato li hanno bloccati sulla provinciale 31 poco dopo le 8 del 29 novembre

«Questi reati sono particolarmente odiosi perché vanno a minare la fiducia e la buona fede delle persone», commenta così il colonnello Corrado Scattaretico l'arresto di due fratelli pregiudicati e tossicodipendenti di Lugagnano, che hanno prima simulato un incidente stradale e poi minacciato con un coltello l'automobilista che si era fermato per soccorrerli.  Ad illustrare i dettagli dell'operazione oltre al comandante provinciale dell'Arma, il maggiore Emanuele Leuzzi e il luogotenente Franco Liberati. I due giovani, di 20 e 23 anni, Francesco e Fabio Ralli, sono entrati in azione alle 8 del 29 novembre lungo la provinciale 31 in località Case Sparse Case Arse nel comune di Castellarquato. Non si esclude che i due possano essere gli autori di due rapine simili avvenute qualche tempo fa ad Alseno e in via Bubba in città. 

luezzi liberati scattaretico ok 2016-2Uno dei due si è coricato a terra accanto a una bicicletta fingendo di essere stato investito, il fratello era nascosto poco distante nelle vegetazione. Poco dopo un 51enne a bordo della sua auto si è fermato ma ha capito, grazie anche agli articoli precedentemente pubblicati, che qualcosa non tornava. Si è chiuso dentro appena prima che uno dei due gli aprisse la portiera con un coltello in mano. Provvidenziale l'arrivo di un  secondo automobilista di passaggio che ha chiamato immediatamente i carabinieri che in pochissimi secondi sono arrivati riuscendo a bloccare i due che stavano ancora cercando di aggredire il 51enne. 

Non solo, nel caso in cui con il coltello non fossero riusciti a rapinare la vittima, era pronto un pesante boccale da birra in vetro da usare come arma.  I due sono stati immobilizzati e portati in caserma. Il giorno prima uno dei due a Piacenza aveva litigato con alcuni spacciatori marocchini, fanno sapere, e dopo una lite era stato anche malmenato. Probabilmente la rapina, sventata dai carabinieri, serviva per ripianare alcuni debiti di droga, in particolare eroina, da cui entrambi sono dipendenti da anni. Ora si trovano alla Novate con l'accusa di minacce e tentata rapina aggravata. «La collaborazione con i cittadini è fondamentale tanto quanto la tempestività nell'avvertirci. Aiutatateci ad aiutarvi», hanno commentato gli ufficiali. 

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