Sikh, il secondo raduno della comunità a Fiorenzuola
Un lungo corteo, variopinto, di circa cinquemila persone, nella mattinata di sabato 7 giugno ha fatto il giro di Fiorenzuola
Colori, cultura e tradizioni di una comunità si sono riunite e hanno fatto il giro di Fiorenzuola.
Un lungo corteo, variopinto, di circa cinquemila persone, nella mattinata di sabato 7 giugno ha fatto il giro di Fiorenzuola.
Queste persone appartengono alla comunità dei Sikh, che come l’anno scorso, hanno deciso di riproporre a Fiorenzuola questa manifestazione.
Perché proprio a Fiorenzuola? “Semplice” spiega il segretario dei “Sikh Tempio di Fiorenzuola”, Singh Prem Pal. “Ci siamo sentiti accolti un anno fà e quindi abbiamo scelto ancora il nostro territorio per ritrovarci”.
La manifestazione non ha solamente lo scopo di far rincontrare i membri della comunità, provenienti anche da altre città del Nord Italia. “Ricordiamo due nostri Martiri del Quinto Guro, Sri GArjan dev Ji e il Martirio dei Sikh in Amristar (Tempio d’oro) nel giugno 1984" ci ha raccontato il segretario della comunità all’inizio del corteo. "E ogni anno in tutto il mondo vengono ricordati con celebrazioni simili alla nostra" ha proseguito.
In Piazza della Rocca era previsto il ritrovo. Da li è partito il corteo con apri fila gli uomini che con delle scope pulivano la strada, seguiti da un’autocisterna che spargeva l’acqua e in ultimo delle donne che asciugavano con degli stracci. Il tutto rigorosamente a piedi scalzi, secondo la tradizione del popolo Sikh.
In due ore hanno percorso le vie limitrofe del paese per arrivare poi al campo sportivo Comunale, dove si sono riuniti in preghiera, in onore dei due Martiri.
Lì, nel pomeriggio, una grande festa di popolo, aperta anche ai fiorenzuolani e alla città, con cibo, musica, canti e intrattenimenti folcloristici Indiani.
E il fatto che fossero invitati anche i cittadini, lo hanno voluto sottolineare con un forte “grazie!” alla partenza del corteo , dove il segretario della comunità Sikh di Fiorenzuola, ha voluto esprimere veramente di cuore, la sua riconoscenza verso il Comune, le forze dell’ordine e la città per l’accoglienza.
