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Venerdì, 26 Aprile 2024
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«Silva è incompatibile con la detenzione in carcere»

Gli psichiatri nominati dal Tribunale hanno presentato una relazione sulle condizioni psicofisiche del cantoniere 62enne di Castellarquato accusato di duplice tentato omicidio

«Le condizioni psicofisiche di Aldo Silva sono incompatibili con la detenzione carceraria». È quanto affermano gli psichiatri Mario Mantero di Milano e Giacomo Filippini di Brescia, nominati dal Tribunale di Piacenza come periti nella vicenda processuale che vede imputato – per duplice tentato omicidio - il cantoniere 62enne di Castellarquato che nella notte tre il 20 e il 21 febbraio ha cercato di uccidere moglie e figlio a colpi di giratubi nella loro abitazione di strada Rico. Da quel giorno Aldo Silva si trova in carcere per duplice tentato omicidio, mentre sono migliorate le condizioni del 23enne Marco Silva e della madre Vilma Pighi: dopo un lungo ricovero all’ospedale di Parma sono stati trasferiti nel reparto di rianimazione di Castelsangiovanni. Il giovane avrebbe ripreso conoscenza da qualche giorno. Secondo gli psichiatri l’uomo dovrà quindi essere trasferito in una struttura per persone affette da gravi disturbi. La perizia è stata richiesta dal gip Adele Savastano. L’esito completo, nel dettaglio, della perizia dei due professionisti sarà reso noto nella giornata di lunedì 9 aprile.

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