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Martedì, 16 Aprile 2024
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Presentate le giornate “gluten free” per favorire la conoscenza della celiachia nelle mense scolastiche

Il progetto è stato presentato dall'assessore alla Pubblica Istruzione Sara Lusignani, dalla consigliera AIC Piacenza Maria Pia Rivetti, da Simonetta Mastromauro, membra di AIC e mamma di una bimba celiaca, da Rita Mantovani, responsabile ufficio Qualità e prodotto di CIR FOOD e da Pasquale Masullo, presidente della commissione mensa dell'Istituto Comprensivo di Fiorenzuola

Le "diversità", spesso, rappresentano delle risorse. Anche in ambito alimentare.

Stiamo parlando della celiachia, un’intolleranza permanente al glutine, che sarà portata a conoscenza dei bambini di Fiorenzuola, attraverso un progetto presentato nei giorni scorsi in Municipio.

“Tutti a tavola, tutti insieme” è il titolo dell’iniziativa promossa da AIC, Associazione Italiana Celiachia, insieme all’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Fiorenzuola d’Arda, all’Istituto Comprensivo di Fiorenzuola con la collaborazione dell’azienda CIR FOOD.

Ai ragazzi della scuola elementare e dell’infanzia verrà servito un menù privo di glutine, ripetibile ogni 6 settimane, per favorire la conoscenza della celiachia.

Il progetto è stato presentato dall’assessore alla Pubblica Istruzione Sara Lusignani, dalla consigliera AIC Piacenza Maria Pia Rivetti, da Simonetta Mastromauro, membra di AIC e mamma di una bimba celiaca, da Rita Mantovani, responsabile ufficio Qualità e prodotto di CIR FOOD e da Pasquale Masullo, presidente della commissione mensa dell’Istituto Comprensivo di Fiorenzuola.

“L’idea di portare, ogni sei settimane, sulle tavole delle mense scolastiche della scuola elementare e dell’infanzia di Fiorenzuola un menù interamente senza glutine - osserva l’assessore alla Pubblica Istruzione Sara Lusignani - è scaturito dopo una serie di incontri con i genitori della Commissione Mensa, durante i quali è emerso il disagio di alcuni bambini celiaci ai quali, alla mensa scolastica, vengono serviti formati di pasta e pane adatti alla loro intolleranza, però “diversi” da quelli serviti agli altri bambini. Abbiamo attivato, con grande entusiasmo, primi in Emilia-Romagna, questo progetto dell’AIC non solo per abbracciare le sensibilità dei bambini che possono così mangiare tutti insieme gli stessi cibi, ma anche per far comprendere a loro, agli insegnanti, ai genitori che cos’è la celiachia e che le diversità rappresentano, in realtà, delle risorse. Deve essere chiaro a tutti che, se un amichetto di nostro figlio intollerante al glutine dovesse venire a mangiare a casa nostra, non dobbiamo farci prendere dal panico né comprare prodotti ad hoc per lui: basterà seguire semplici accortezze per evitare ogni contaminazione e preparare un buon risotto, una bistecchina o delle polpette o polpettone senza pane, un po’ di verdura, e il pranzo è servito”.

 “La celiachia – ha spiegato Maria Pia Rivetti, consigliera AIC Piacenza - è un’intolleranza permanente al glutine, presente in alcuni cereali quali avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale. I celiaci diagnosticati ad oggi in Italia sono quasi 150.000, a Piacenza 500, ma questa è solo la punta dell’iceberg infatti potenzialmente se ne stimano 600.000 con un’incidenza di un soggetto ogni 100 persone. Ogni anno vengono effettuate 10.000 nuove diagnosi con un incremento annuo di circa il 10%”.

Ad oggi l’unica cura per la celiachia è rappresentata dalla dieta senza glutine, un regime alimentare in cui il celiaco deve escludere qualsiasi alimento contenente glutine, in quanto l’assunzione di tale proteina, anche in piccole quantità, può provocare diverse conseguenze più o meno gravi.

Oltre a farine, pasta o biscotti speciali esistono anche molti prodotti naturalmente privi di glutine, occorre però prestare attenzione per evitare che gli alimenti vengano contaminati. Per la giornata del 12 febbraio nelle mense di tutto l’Istituto Comprensivo di Fiorenzuola, la CIR FOOD insieme alla dietista dell’USL hanno scelto una combinazione di cibi naturalmente privi di glutine, già presenti nel menù dei bambini, garantendo però anche l’assenza di glutine nella preparazione.

“La celiachia - ha puntualizzato Simonetta Mastromauro, mamma di una bimba celiaca - non deve diventare motivo di esclusione sociale ma, come tutte le diversità alimentari, prima di tutto deve essere conosciuta. La giornata “Tutti a tavola, tutti insieme” si inserisce a pieno titolo all’interno del progetto “In fuga dal glutine”, attivato nel 2007-2008 nelle scuole fiorenzuolane con i fondi del 5X1000 dell’Irpef, con l’obbiettivo di informare e formare gli insegnati, e quindi i bambini, ma, in senso più ampio, di proporre un’educazione alla diversità alimentare, intesa come risorsa e ricchezza attraverso una metodologia ludica che facilita l’integrazione e l’apprendimento. In particolare gli strumenti utilizzati nel progetto sono: il gioco collettivo “Facciamo festa”, differenziato e fruibile dagli alunni della scuola dell'infanzia e della primaria; un quaderno operativo “Io mangio – tu mangi” per gli alunni della scuola dell'infanzia; un quaderno operativo “Tutti a tavola!” per gli alunni della scuola primaria; una guida didattica, destinata agli insegnanti di entrambi gli ordini scolastici e eventuale attività e materiale didattico integrativo predisposto dalle singole AIC Regionali”.

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