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Accoltella alla gola il convivente della madre: la stava picchiando

Grave fatto di sangue nella notte a Cortemaggiore. Un 22enne marocchino ha accoltellato alla gola il patrigno che stava picchiando la madre, poi si è costituito. Ora si trova alle Novate con l'accusa di tentato omicidio

Quando ha visto che il convivente della madre la stava picchiando, è intervenuto per salvarla e ha accoltellato il patrigno alla gola. E' accaduto nella notte del 9 luglio a Cortemaggiore e un 22enne marocchino ora si trova in stato di fermo alle Novate con l'accusa di tentato omicidio. Il giovane ha prima gettato l'arma e poi si è costituito. L'uomo ferito, un 42enne suo connazionale, è stato portato in ospedale a Piacenza con una profonda ferita alla gola: il fendente ha sfiorato la vena giugulare. Il giovane, fanno sapere i carabinieri, si trovava nella sua camera da letto quando ha sentito delle urla: durante uno dei ripetuti e violenti litigi con il proprio convivente, dopo essere stata più volte colpita e strattonata con violenza, la madre, una 41enne marocchina, ha chiesto aiuto urlando disperatamente. Il figlio avrebbe afferrato un coltello a serramanico custodito nella cassetta degli attrezzi del patrigno, poi ha cercato di dividerli e avrebbe colpito l'uomo alla gola nel tentativo di salvare la madre. Ad assistere alla scena anche i tre figli piccoli della coppia, fanno sapere i carabinieri. Il 22enne dopo aver accoltellato il patrigno è scappato, ha gettato il coltello in un campo e si è recato alla caserma dei carabinieri di Cortemaggiore dove ha raccontato quanto aveva fatto e si è costituito. I militari di Corte, Villanova e del Norm di Fiorenzuola hanno recuperato l'arma e stanno ricostruendo l'accaduto. Il giovane, su disposizione del pm Ornella Chicca, è in stato di fermo. 

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