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Carbonext, Foti alla Giunta: «Porto gli atti in Procura»

L'assessore Gazzolo conferma la presa d'atto delle conclusioni della conferenza di servizi, ma Fdi chiedeva di aspettare i comitati: "Atto voluto e non dovuto"

"Una fretta incomprensibile che mi induce a valutare di trasmettere alla Procura tutti gli atti e la corposa documentazione della vicenda”. Così in un question time all'assessore all'ambiente Paola Gazzolo il capogruppo Fdi-An Tommaso Foti dà fuoco alle polveri sull'utilizzo di carbonext nello stabilimento Buzzi Unicem di Vernasca, in provincia di Piacenza; Foti aveva chiesto lo stop finchè non fosse stata discussa una risoluzione che chiede di audire in commissione dell'Assemblea legislativa i comitati che si battono contro le emissioni. Ma Gazzolo nella replica ha confermato che la Giunta ieri ha approvato il Rapporto ambientale conclusivo della conferenza di servizi. Un atto "dovuto" perchè da adottare entro 20 giorni dall'inizio della procedura di Via (iter iniziato il 21 giugno scorso, ndr). 

Materia sufficiente per far scattare la censura del capogruppo Fdi, che ricorda che “nel corso della riunione pubblica tenutasi a Lugagnano Val d’Arda il 15 luglio scorso, i consiglieri regionali e i rappresentanti dei partiti presenti hanno concordato la presentazione di una risoluzione per chiedere alla Giunta regionale di non pronunciarsi sull’utilizzo del carbonext prima dell’audizione dei comitati da parte della competente commissione assembleare”. Il testo è già stato messo a punto “il 21 luglio", rende noto Foti, che da appuntamento a una commissione assembleare competente "convocata il 28 luglio”.  Gazzolo haprecisato che i dati del Rapporto ambientale non lasciano dubbi circa la rilevante diminuzione di emissioni inquinanti una volta che sarà a regime la nuova modalità di alimentazione dell’impianto, il cui monitoraggio, peraltro, sarà disponibile on line in tempo reale.

Ma per il consigliere Foti, “la delibera della Giunta non è una semplice presa d’atto, una sorta di provvedimento dovuto, come la intende l’assessore, ma un atto discrezionale e dunque voluto, motivato ed espresso sulle risultanze della conferenza di servizi”. Dato che il Rapporto ambientale conclusivo dei lavori della conferenza di servizi è pervenuto solo il 21 luglio scorso alla Regione, ha incalzato il capogruppo, “mi chiedo come sia stato possibile per la Giunta in soli 4 giorni prendere visione di una documentazione corposa raccolta in ben due anni di lavoro”. Siamo di fronte, ha concluso Foti, “a una tempistica sospetta, dato che i termini ordinatori previsti dalla legge sono stati addirittura anticipati di 16 giorni".

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