rotate-mobile
Fiorenzuola Today Fiorenzuola d'Arda

«Stiamo affrontando una battaglia. Libertà e resistenza le basi per progettare la ripartenza»

Nel giorno della Festa della Liberazione corone d’alloro sono state poste, in rigoroso silenzio e alla presenza di una minima rappresentanza di autorità e associazioni militari e combattentistiche, di fronte ai monumenti dedicati ai Caduti

Nel giorno della Festa della Liberazione corone d’alloro sono state poste, in rigoroso silenzio e alla presenza di una minima rappresentanza di autorità e associazioni militari e combattentistiche, di fronte ai monumenti dedicati ai Caduti, anche nei comuni della Valdarda. Inevitabile non dire una parola su questa emergenza sanitaria, paragonata dal primo cittadino di Fiorenzuola Romeo Gandolfi ad «una battaglia molto difficile che limita le nostre libertà di movimento e di impresa ma non di pensiero». «L'Europa è in pace da 75 anni e la nostra generazione, fortunata per non aver dovuto affrontare guerre, carestie ed i sacrifici della ricostruzione come invece hanno fatto i nostri anziani che questo nemico subdolo ed invisibile ci sta portando via troppo velocemente, sta affrontando una battaglia. E ancora una volta la le affrontiamo con coraggio ed abnegazione come dimostrano ogni giorno medici, sanitari, volontari e tutti i lavoratori impegnati a garantire i servizi essenziali.  E qui promettiamo a chi è andato avanti di essere degni dei vostri sacrifici».

A Castelvetro il sindaco Luca Quintavalla ha parlato di libertà («ora che il nostro quotidiano è limitato da tante restrizioni abbiamo bisogno di celebrarla come bene irrinunciabile, ricordandoci che occorre farne buon uso») e di resistenza («in tanti oggi quotidianamente "resistono" e consentono alla nostra comunità di sperare e guardare con fiducia al futuro») definendole come «le basi per progettare la ripartenza». «La situazione che stiamo vivendo – ha detto - è un avvertimento per cambiare passo, per aggiustare la rotta, per concentrarsi sulle cose necessarie e fondamentali, come la scuola, il lavoro, la giustizia, la sanità, lo sviluppo sostenibile, che quando tutto è scoppiato avevamo lasciato a metà o forse, irresponsabilmente, in secondo piano».

Per Giuseppe Bersani, sindaco di Castellarquato, «questo 25 aprile può portarci a fare paragoni ed allusioni, tra la lotta per la liberazione di 75 anni fa e quella in corso oggi». «Una guerra durissima, contro un nemico silenzioso e invisibile, che in pochi mesi ha cambiato radicalmente le nostre vite portando via numerose persone. Penso, che come allora – ha concluso- , solo con la determinazione, la forza e la tenacia di cui siamo capaci, questa dura battaglia contro il virus sarà vinta, e rimarrà nei libri di storia come un capitolo triste della nostra società».  

Dal sindaco di Morfasso Paolo Calestani arriva l’invito a «non cedere alla paura come hanno fatto i nostri nonni che hanno combattuto: a loro va il nostro grazie affinché nulla venga dimenticato».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Stiamo affrontando una battaglia. Libertà e resistenza le basi per progettare la ripartenza»

IlPiacenza è in caricamento