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«Il Governo dia risposte certe su Sogin e la centrale di Caorso»

Murelli: «I cittadini di Caorso e degli altri siti ex nucleari chiedono certezze su tempi di bonifica e chiusura definitiva»

«Abbiamo presentato un’interrogazione ai ministri dell’ambiente Costa e allo sviluppo economico Patuanelli per chiedere risposte certe per i cittadini di Caorso e degli altri siti delle nove ex centrali nucleari in Italia sui tempi di bonifica e di chiusura definitiva, dopo la dismissione degli impianti a seguito del referendum del 1987». Lo dichiarano i deputati della Lega Elena Murelli e Paolo Tiramani, firmatari di un’interrogazione. «Da quanto appreso dalla stampa, infatti, Sogin, la società pubblica incaricata per la dismissione, gestione dei rifiuti nucleari e chiusura combustibile avrebbe annunciato un cronoprogramma in forte ritardo rispetto al previsto, con costi per il periodo 2020-2035 di 2,3 miliardi di euro, che vengono drenati dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) direttamente nelle bollette degli italiani. Dal 2001 al 2018, in ben 18 anni di lavori e a 30 anni dal referendum, il programma di smantellamento è stato realizzato solamente per circa un terzo delle attività previste. Nutriamo pertanto forti dubbi sul rispetto del cronoprogramma per il raggiungimento degli obiettivi del cosiddetto brownfield, la decontaminazione dei terreni, che in particolare prevede il decommissioning della centrale di Caorso nel 2031, con un costo aggiuntivo di 350 milioni, e una previsione di 800 milioni aggiuntivi per il completamento della chiusura di tutti i siti nucleari sul territorio nazionale. I cittadini meritano risposte precise anche sui siti di conferimento dei rifiuti radioattivi e quindi della bonifica dei siti».

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