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San Fiorenzo, il Premio 2016 a tre fiorenzuolane

Anna Rosi, Maria Massari e Giuseppina Scotti Giacobbi, riceveranno l'ambito premio nella serata di sabato 15 ottobre in chiesa Collegiata alle ore 21

Il Premio San Fiorenzo 2016 non è stato assegnato ad un’associazione o ad un singolo, ma ad una terna di donne. Anna Rosi, Maria Massari e Giuseppina Scotti Giacobbi, riceveranno l’ambito premio fiorenzuolano nella serata di sabato 15 ottobre in chiesa Collegiata alle ore 21.

«La scelta – ha spiegato il parroco, don Gianni Vincini -  è in sintonia con il tema del Convegno Patronale di San Fiorenzo di quest’anno: “La partecipazione dei laici alla vita della Chiesa”. Le tre donne premiate, molto popolari e riconosciute a Fiorenzuola, sono state optate con riferimento a tre fattori costitutivi della missione ecclesiale, particolarmente emergenti nella Anno Santo della Misericordia, settori dove grande è il contributo femminile».

La decisione è stata presa all’unanimità dalla commissione costituita dal segretario Giorgio Agosti, dai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale Martina Binelli ed Elena Rossini, dai rappresentanti della Parrocchia Gigi Masini e Maria Massari (astenuta in quanto la riguardava personalmente) ed il parroco don Gianni Vincini.

Le motivazioni dell’assegnazione del Premio le ha spiegate il parroco. «La Rosi è cresciuta e tuttora vive nel quartiere più popolare della Città, “le case operaie”, dove è stata luce e perenne faro di conforto per tutti coloro che vi abitano. Saluti e sorrisi non mancano mai per nessuno, senza mai cedere al pettegolezzo. Il suo cammino formativo è stato quello dell’Anno Liturgico, dell’Azione Cattolica, della San Vincenzo, dei Centri di ascolto. Maria Massari ha sempre messo se stessa li disposizione degli altri, portando dovunque l'impegno di una vita tesa al dialogo e alla fratellanza. Ai meno giovani la figura di. Maria fa balzare subito agli occhi la farmacia "Bonati" dove ha lavorato per tanti anni dispensando, attraverso la sua attività, consigli, incitamenti, stimoli per affrontare la vita con coraggio, senza arrendersi agli ostacoli. Giuseppina invece viene da Cremona da una famiglia di agricoltori che l’ha educata ai valori cristiani e all’attenzione al prossimo. Residente a Fiorenzuola d’Arda dal 1954, anno in cui ha contratto matrimonio dal quale ha avuto due figli, ha iniziato a lavorare in ospedale come infermiera. Questa professione è diventata, dopo l’amore alla sua famiglia, la sua ulteriore missione: si è dedicata sempre più alla cura degli ammalati anche come volontaria sempre disponibile. Anche come ministro straordinario dell’Eucarestia ha avuto occasione di visitare le famiglie con anziani ed infermi con attenzione sia alla cura sia della salute fisica che spirituale. Per i parroci, per Padre Ersilio, per suor Anna Adele e per don Gianni Cobianchi era la persona su cui poter contare per le situazioni di difficoltà e di disagio sociale».

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